Come umidificare il tabacco da pipa

Come umidificare il tabacco da pipa

Come umidificare il tabacco

Umidificare il tabacco è necessario per un motivo molto semplice: rende più gradevole la fumata a livello degustativo, perché permette di apprezzare le note aromatiche del tabacco nella loro pienezza.

Una volta aperta la busta o la tin, per mantenere il tabacco correttamente, è bene utilizzare i contenitori e i metodi adatti, anche in base al grado di umidità che desideri.

Perché umidificare il tabacco da pipa

Umidificare il tabacco da pipa è importante per mantenere il giusto equilibrio in termini di umidità, perché un surplus di quest'ultima causa uno sbilanciamento delle note aromatiche in fumata, rendendola amara.

C'è da aggiungere che la presenza di acqua nel tabacco causa una fumata più difficoltosa, perché la pipa tende a spegnersi più facilmente. Poi, la riaccensione ripetuta della pipa non fa altro che accentuare le note aromatiche sgradevoli.

Dall'altro lato, un tabacco troppo secco brucerà fin troppo velocememte.

Comunque sia, tra un tabacco eccessivamente secco e uno troppo umido, a nostro avviso, è sempre preferibile il primo, in quanto, mantenendo una bassa temperatura su un tabacco secco, le note aromatiche saranno sicuramente più gradevoli rispetto allo stesso tabacco, ma molto umido.

Infine, bisogna considerare che se il tabacco entra a contatto con l'acqua, è facile che si formino delle muffe.

Come umidificare il tabacco da pipa: 4 metodi

I principali metodi per umidificare il tabacco sono 4, vediamoli insieme!

Pietra umidificatrice

La pietra umidificatrice è una pietra in terracotta, molto utilizzata tra i fumatori di pipa per la sua facilità di utilizzo.

Basta prenderne una, immergerla nell'acqua e inserirla nel contenitore dove il tabacco è custodito.

Unica attenzione da fare è di non posizionarla a stretto contatto con il tabacco, perché impedisce un'umidificazione omogenea, con il rischio di formazione di muffa nella parte di tabacco adiacente alla pietra.

Vaso Bormioli

Il Vaso Bormioli garantisce una chiusura ermetica al tabacco all'interno del contenitore, così da conservarlo a lungo.

Se intendi riumidificare un tabacco, inserisci la pietra umidificatrice all'interno del Vaso Bormioli, facendo attenzione che questa non sia a stretto contatto con il tabacco.

In alternativa, sono altrettanto efficaci i Boveda, che assicurano un'umidificazione costante, disponibili in diverse percentuali di umidità, dal 40% al 79%.

Oltre ai Vasi Bormioli, in commercio ci sono anche vasi in ceramica per la conservazione del tabacco, dotati di spugna nella loro parte superiore, che rilascia umidità.

In questo caso, però, è opportuno rimescolare il tabacco al suo interno ogni 2-3 giorni, così da rendere più omogenea l'umidità al suo interno ed evitare di trovarsi con una base di tabacco troppo umida o secca.

Segnaliamo anche i vasi di alluminio provvisti di igrometro, che permette di visualizzare il grado di umidità al suo interno.

Acqua distillata

L'acqua distillata viene usata per immergere la pietra umidificatrice, ma anche per bagnare la spugna all'interno dei vasi di alluminio o di ceramica.

Non bisogna mai utilizzare l'acqua di rubinetto per questo scopo perché contiene calcare, che altera negativamente l'aroma del tabacco in fumata.

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